Metropolitana

Viaggio a bordo delle metropolitane più antiche del mondo

Da Parigi a Philadelphia, le 10 metropolitane più antiche al mondo.

Vivere nelle metropoli ci pone dinanzi a due opzioni: rischiare di ritardare a causa del traffico, oppure, fare affidamento ai mezzi di trasporto capaci di annullare le distanze. Nelle grandi città è proprio la metropolitana il tanto acclamato salvagente: veloce, senza semafori o passaggi pedonali, è da ormai da più di cento anni che permette a chiunque di scansare lo spaventoso ritardo che tanto ha angosciato il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie (che per ironia, è proprio addentrandosi in una cavità sotterranea che è rapidamente riuscito a raggiungere il nuovo mondo insieme ad Alice). Vaste e artistiche, sono una (ri)conferma dell’abile ingegneria in continua evoluzione: le underground o subway o metro, sono straordinarie, e Civitatis ha compilato la selezione delle dieci metro più antiche e belle ancora in uso, da Parigi a Philadelphia.

La metropolitana di Londra, un’antenata moderna

Inaugurata nel lontano 1863, la metro di Londra ha finalmente compiuto 160 anni di attività. La più antica metro del mondo (oggi modernizzata), si eh3de per ben 408 km di linee sotterranee. Iconica, è cambiata tanto nel corso degli anni, e alla sparizione di locomotive, sono comparsi grandi mosaici in piastrelle colorate capaci di ravvivare ogni galleria, meravigliando continuamente abitanti e turisti.

Il Tünel di Istanbul, capolinea in un batter d’occhio

La metro di Istanbul è una preziosa perla d’antiquariato sotterranea che, aperta nel 1875, negli anni è rimasta (quasi) invariata. Efficiente ed efficace, il Tünel di Istanbul, caratterizzato da una galleria in mattoni illuminata, ogni giorno (da sempre) trasporta sulla sua breve linea, di 573 metri, circa 12mila passeggeri in un tempo record di 90 secondi, giusto il tempo per la nostra canzone preferita… Forse.

La metropolitana “L” di Chicago, unione di luce e buio

La metro di Chicago è unica nel suo genere. Nasce agli sgoccioli nel XIX secolo, nel 1892, e la sua particolarità risiede nell’essersi sviluppata a metà tra la luce e il buio, tra la superficie e l’underground. Ancora oggi viene considerata la più trafficata degli Stati Uniti, poiché è solo grazie a lei che si raggiunge in breve tempo ogni principale attrazione principale (così rendendo la metro stessa un’esperienza unica).

La metropolitana di Glasgow è circolarità essenziale

Nata nel 1896, la metropolitana di Glasgow, si dirama circolarmente al di sotto della città più popolata della Scozia. Composta di una sola linea alternata dalle 15 stazioni, ogni fermata è accomunata dalla presenza di un colore preciso, l’arancione, distribuito omogeneamente sia nel design architettonico, sia sulle carrozze del trasporto ferroviario, dando coerenza a tutta la struttura.

La metropolitana di Budapest è il sogno di un’epoca lontana

Immaginiamo un luogo sotterraneo che si dirama tra gallerie sinuose e ipnotiche, prima cosparse interamente da mosaici e opere coloratissime, poi ancora attraversate da velocissimi mezzi gialli, capaci di trasportare chiunque in un veloce ma intenso salto nel passato. Vivere tutto questo è in realtà possibile, basta visitare la metropolitana di Budapest, nata nel 1896, che grazie alla sua meraviglia artistico-architettonica è poi stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2002.

La metropolitana di Parigi è sorella gemella dell’arte

Sostiamo nella città dell’amore, esattamente nel 1900, proprio quando nasce la metropolitana di Parigi: una svolta sia urbana (che ancora oggi facilita ogni spostamento, specialmente durante le visite turistiche) sia artistica: viene infatti riconosciuta nel mondo grazie agli iconici ingressi in ferro battuto (influenzati dalla corrente artistica dell’art nouveau) che, a modo loro, non fanno altro che riportare la nostra mente alla bellissima Tour Eiffel, creando così un forte senso di coerenza e continuità capace di attraversare tutta Parigi (sia sotto, sia sopra).

La metropolitana di Berlino e cicatrici del passato

Dal forte impatto storico, la metropolitana di Berlino, inaugurata nel 1902, consente di rivivere la storia con la memoria. Un sito ancora attivo che, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato anche tramutato in bunker, riuscendo quindi a salvaguardare i cittadini dai bombardamenti aerei. Importante persino durante la Guerra Fredda, dopo la quale alcune delle sue fermate sono state chiuse, prendendo il nome di “stazioni fantasma”.

La metropolitana di New York è magia dall’alba al crepuscolo

Quante volte ci è capitato di vedere nei film la metropolitana di New York, e quante volte invece abbiamo desiderato di prenderla, anche per solo qualche fermata. Inaugurata nel 1904 (e mai più chiusa, nemmeno la notte), non solo è diventata sempre più grande e famosa, ma anche un simbolo, un luogo magico nel quale incanalare speranze e desideri, e dove alle volte imbattersi in nuove incredibili occasioni… Dopotutto a NYC può accadere veramente di tutto (e non solo in superficie).

La metropolitana di Philadelphia, tra colori e dislivelli

Proprio come quella di Chicago, anche la metropolitana di Philadelphia si dirama tra immersioni sotterranee seguite poi da emersioni con vista, regalando a ogni passeggero un’incredibile esperienza tra il sopra e il sotto di una delle città più belle d’America. Nata nel 1907, oggi conta 208 stazioni e, proprio come la metro di Milano, distingue le sue linee attraverso l’uso di colori rendendo l’esperienza sempre più variegata.

La metropolitana di Madrid è una fetta di storia (e mistero)

Inaugurata nel 1919, la metropolitana di Madrid, permette di raggiungere tutti i luoghi più emblematici della città. Un sito modernizzato ma sempre avvolto tra storie e leggende che coinvolgono specialmente la stazione abbandonata di Chamberí, dove, durante la guerra civile spagnola, è stato riparo ai madrileni terrorizzati dai forti bombardamenti: motivo che nel 2008 l’ha resa un museo che rispecchia accuratamente il design originario del secolo scorso, permettendo così un meticoloso salto nel passato.

(Fonte: Marie Claire)

Di Pino Volpe

Giuseppe Ivan Volpe, nato a Napoli l'11 dicembre 1980. Diplomato all'Istituto LGD (Laboratorio di Grafica e Design) di Napoli, lavoro in Veneto dal 2006 come webdesigner e front-end developer. Ho un grande interesse per la comunicazione pubblicitaria, il marketing, la fotografia, l'apprendimento (ho una buona conoscenza di Inglese e Spagnolo, sia parlato che scritto), lo sport e i viaggi.

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